Le piazze di Bologna

Un tour attraverso le piazze di Bologna è senz’altro un modo perfetto per carpirne le molteplici anime e atmosfere. Le piazze, infatti, svolgono da sempre un ruolo di rilievo nella vita delle città, essendo teatro delle principali attività politiche, commerciali e religiose.

Luoghi di aggregazione per eccellenza, spazi di rappresentanza, sedi di scambio di idee e di merci, le piazze sono i luoghi in cui scorre la vita cittadina. 

A Bologna le piazze sono molte: piccole e raccolte alcune, grandi e monumentali altre, ognuna incarna una diversa sfaccettatura della città e sono spesso rappresentative dell’identità del quartiere a cui appartengono.

 

1. Piazza Maggiore, l’ombelico di Bologna

 

È la piazza per antonomasia, luogo d’incontro d’eccellenza e sede delle principali manifestazioni e celebrazioni cittadine. Se la zona del centro storico è il cuore pulsante della città, Piazza Maggiore ne è l’ombelico. 

Corre l’anno 1200 quando il Comune di Bologna, animato da sentimenti di orgoglio e autonomia comunale, decide di abbattere le case e le torri di questa zona allo scopo di creare uno spazio pubblico con due principali ruoli: accogliere le sedi del potere locale e ospitare il mercato e le attività commerciali. 

Piazza Maggiore diventa da subito il fulcro nevralgico della vita cittadina e si andrà arricchendo nei secoli di alcuni tra i più bei palazzi della città. Qui inoltre si affaccia la Chiesa forse più amata dai bolognesi, certamente la più conosciuta della città: la Basilica di San Petronio, da qualcuno definita “capolavoro dell’incompiuto”, la cui facciata incompleta è diventata uno dei simboli di Bologna.

 

 

2. Piazza Verdi, il cuore pulsante della vita universitaria

 

Situata nel cuore della zona Universitaria, e circondata dalle sedi delle facoltà universitarie Piazza Verdi è il centro della vita e della movida studentesca. La piazza non dorme mai: di giorno, infatti è affollata di studenti che si avviano da una lezione all’altra mentre la sera diventa il teatro della movida universitaria, oltre che sede di manifestazioni ed eventi culturali.

In passato Piazza Verdi era la zona di residenza dei Bentivoglio, signori di Bologna per tutto il XVI secolo, la cui dimora fu distrutta a furore di popolo nel 1507. Proprio sulle rovine del palazzo bentivolesco sorge oggi il Teatro Comunale, costruito nel 1764.

 

 

3. Piazza Santo Stefano, un tuffo nel Medioevo

 

Piazza Santo Stefano è uno degli scorci più suggestivi di Bologna. Su questo spiazzo di forma triangolare si affaccia quello che fu probabilmente il più antico luogo di culto cristiano della città: il complesso delle Sette Chiese, dato dall’unione di vari edifici di epoca diversa, dove arte e spiritualità convivono dando luogo ad un’atmosfera unica. A completare il fascino di questa piazza ci sono la sua forma insolita e irregolare e la continuità dei portici dei palazzi, che contribuiscono a creare un’atmosfera di eleganza sobria ed accogliente.
 

 

4. Piazza San Domenico, il fascino discreto del passato

 

È il 1221 quando Domenico di Guzman si spegne a Bologna e la Chiesa di San Nicolò delle Vigne viene intitolata a lui. Nella Basilica di San Domenico sono ancora oggi custodite le sue spoglie, all’interno di uno dei capolavori della scultura italiana. Si tratta dell’arca a lui intitolata, a cui lavorarono Nicola Pisano, Niccolò dall’Arca e un giovanissimo Michelangelo.

La piazza, che prende il nome dalla Basilica che la domina, ospita anche le tombe dei glossatori, giuristi dello Studium bolognese del XIII secolo. 

Questa piazza, oggi dall’atmosfera rilassata e piacevole, conserva memoria di un capitolo controverso e cupo della storia cittadina. Il complesso di San Domenico fu in passato sede dell’Inquisizione bolognese e per questo motivo la piazza che lo ospita fu per alcuni periodi sede dei roghi su cui venivano bruciati gli eretici.

 

5. Piazza dei martiri, il volto moderno di Bologna

 

Piazza dei martiri non è certo considerata tra le più belle di Bologna. Si tratta di uno snodo viario ampio e trafficato, costruito nel 1889 come punto di confluenza delle nuove arterie stradali cittadine. È tuttavia uno dei punti nevralgici della città e luogo significativo di una Bologna meno conosciuta, ovvero quella più contemporanea, nata dai piani urbanistici di rinnovamento della fine del XX secolo, di cui il quartiere Lame è senza dubbio la zona più rappresentativa.

La piazza era originariamente intitolata a Re Umberto I e solo nel 1945 cambiò il nome in quello attuale, a memoria delle vittime del Nazifascismo.

 

6. Piazza San Francesco, teatro di socialità e condivisione

 

La piazza-simbolo del quartiere del Pratello è dominata dalla facciata dell’omonima Chiesa, che mostra i segni dei danni subiti durante la Seconda Guerra Mondiale, in seguito alla quale venne interamente ricostruita.

La piazza è uno dei luoghi di ritrovo più amati dai bolognesi. Di giorno la sua atmosfera rilassata ne fa un luogo perfetto per famiglie in cerca di relax, mentre la sera diventa meta della movida del quartiere.

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