A cura di Noemi D’Angelo
Vinicio Capossela approda all’Estragon, presentando il suo album Sciusten feste N.1965, una raccolta di brani tra inediti e classici natalizi rivisitati, reinterpretati e riscritti, portati in tour con l’occasione di condividere l’essenza della festa.
Una serata di celebrazione collettiva, accompagnata da emozioni contrastanti, la gioia del momento festivo e l’inevitabile tristezza che lo stesso lascia una volta finito.
Un viaggio tra scenografie colorate e stravaganti, con ritmi che spaziano dal folclore italo-americano allo swing, canzoni che attingono a diverse tradizioni con un ampissima gamma di strumenti.
Trambusto, lacrime, abbracci, ribellioni e balli liberi sono stati il motore della serata.
Tra il pubblico c’era un energia pazzesca, quasi grottesca, accomunata da un filo comune: la voglia di far festa e godersi il momento presente.
Ciò che è accaduto all’Estragon nasce nel 1999, quando Vinicio sale sul palco del Fuori Orario, leggendario locale nella provincia di Reggio Emilia.
È qui che ogni anno si celebra un rituale ormai sempre uguale, tra il sacro e profano: un concerto in cui c’è di tutto. Dai numeri di magia ai classici natalizi rock’n’roll.
Da questo rito nasce anche un documentario “Natale fuori orario” scritto dal cantautore come omaggio a questa sua tradizione natalizia.
Riviviamo il magico live di Vinicio Capossela attraverso alcuni scatti.