Zona Universitaria: a spasso tra i luoghi di Bologna la Dotta

Chiunque abbia vissuto a Bologna anche solo per brevi periodi lo sa bene: il capoluogo emiliano è la città universitaria per antonomasia. Non solo vanta l’università più antica del mondo occidentale, ma è tuttora uno dei più importanti e prestigiosi poli universitari d’Europa. Studenti e accademici giungono qui da ogni parte del mondo ed è alla loro presenza storica che la città deve il soprannome “la dotta”, che risale a tempi antichissimi e che è tuttora più che attuale.

 

Lo Studium, sorto nel 1088 come forma di insegnamento libero ed indipendente dalle scuole ecclesiastiche, viene trasferito dal Palazzo dell’Archiginnasio nell’attuale sede di Palazzo Poggi nel 1801, sotto disposizione di Napoleone. È da allora che si andrà a costituire la Bologna universitaria per come lo conosciamo oggi.

 

 

L’arteria principale della zona è senza dubbio Via Zamboni, a ragione considerata una delle più belle ed eleganti vie cittadine. Qui trovano sede prestigiosi palazzi senatori e nobiliari, che spesso ospitano sedi universitarie, come nel caso di Palazzo Malvezzi Campeggi; importanti istituzioni tra cui il Teatro Comunale, la sede della Città Metropolitana e la Biblioteca Universitaria di Bologna e preziosi tesori architettonici e artistici come ad esempio la Basilica di San Giacomo Maggiore e l’Oratorio di Santa Cecilia. 

 

In questa zona si concentrano anche alcune delle più importanti realtà museali della città, tra cui i Musei Universitari, la Pinacoteca Nazionale e l’Orto Botanico.

 

Ma via Zamboni e l’intera zona universitaria sono anche il cuore della vita notturna cittadina. Piazza Verdi, Via Petroni e Via Mascarella sono le più gettonate della movida bolognese ma l’intera zona offre un’ampissima scelta di bar, osterie e locali a movimentare la vita del quartiere che non dorme mai.

 

Poco distante da via Zamboni e dall’Università, l’antico ghetto ebraico con le sue stradine strette e vicoli angusti, offre alcuni tra gli scorci più caratteristici della città. In quest’area, un tempo racchiusa da mura e cancelli, venne segregata la comunità ebraica nel XVI secolo. Oggi la struttura rimane perlopiù quella originale e forse per questo le sue stradine strette e silenziose sembrano sospese nel tempo. 

 

 

 

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Proseguendo lungo via Oberdan si incontra una delle chicche di Bologna: una finestrella molto particolare da cui si può vedere un inaspettato canale scorrere tra le case. Questo angolo viene chiamato “piccola Venezia”, ed è testimonianza del passato della città, quando i canali che la attraversavano avevano fondamentale importanza sia per le comunicazioni che per la florida industria tessile cittadina. 

Nei pressi della Bologna universitaria si trova anche il più ampio e antico giardino pubblico del centro storico, ovvero il Parco della Montagnola, inaugurato nel 1896. Da sempre la Montagnola è stata adibita a spettacoli, parate e manifestazioni e oggi è sede di uno storico e immancabile mercato: la piazzola.

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