10 cose strane da scoprire a Bologna

Bologna, una città ricca di cultura, tradizioni e storia, può offrire molto più di quanto ci si aspetti a prima vista. Scopriamo insieme 10 particolarità nascoste tra le sue vie.

  1. Le Gioie del Nettuno

Al centro di Piazza Nettuno si erge la maestosa statua del dio del mare, opera del Gianbologna. L’artista ideò uno stratagemma per rappresentare Nettuno con un organo genitale più grande di quanto gli fosse concesso, senza attirare l’attenzione della Chiesa. Posizionandosi alle spalle della statua sul lato destro, il pollice della mano tesa sembra spuntare dal basso ventre, dando l’impressione di essere l’organo genitale in erezione.

 

  1. Le 3 Frecce di Corte Isolani

Nel portico di Palazzo Isolani, sono visibili tre frecce appese in un angolo. La leggenda più popolare narra di una nobildonna accusata di adulterio, la quale riuscì a sfuggire a tre arcieri assoldati per ucciderla, usando il suo fascino. Le frecce, lanciate verso di lei, finirono per conficcarsi nel soffitto del portico.

 

  1. I 4 Cantoni

Nel Voltone del Podestà, sotto la Torre dell’Arengo, si trova un segreto architettonico noto come “i quattro cantoni”. Posizionandosi ad uno degli angoli del voltone, è possibile comunicare con chiunque si trovi all’angolo opposto, grazie ad un effetto acustico particolare generato dalla struttura architettonica. Si dice che in passato questo sistema fosse utilizzato dai preti per confessare i lebbrosi a distanza.

 

  1. Forche di Piazza Maggiore

Sotto il Voltone del Podestà si trova la forca utilizzata per le esecuzioni capitali. È posizionata in modo tale che i condannati a morte fossero giustiziati rivolti verso la Basilica di San Petronio, permettendo loro di espiare i propri peccati.

 

  1. La Lente di San Michele in Bosco

Al primo piano del monastero di San Michele in Bosco, guardando verso la Torre degli Asinelli, si può sperimentare l'”effetto cannocchiale”. L’immagine della torre appare ingrandita più ci si allontana lungo il corridoio, e si rimpicciolisce man mano che ci si avvicina alla finestra da cui è visibile.

 

  1. La Mano di Casa Figallo

Sul capitello di un pilastro d’angolo dell’antica Casa Figallo, si trova una piccola mano di ferro, un segnale stradale per chi era diretto a Roma. Anche se oggi Strada Maggiore fa parte della via Emilia, diretta a Rimini, in età medievale era preferibile rimanere all’interno dello Stato Pontificio per raggiungere la capitale.

 

  1. La Diavolessa di via D’Azeglio

La Diavolessa di via d’Azeglio è una figura tanto inquietante quanto affascinante. Collocata sotto il porticato dell’ex ospedale degli Innocenti, antico orfanotrofio della città (fino al 1800), è una statua in ferro battuto dalle sembianze chiaramente femminili, ma dalla testa canina.

 

  1. Lo Scioglilingua di San Procolo

All’interno della chiesa di San Procolo è inciso un antico scioglilingua latino. Le leggende narrano di un campanaro o di uno studente, entrambi chiamati Procolo, che hanno incontrato la morte a causa del proprio lavoro.

 

  1. La Walk of Fame Bolognese

Nella “Strada del Jazz”, Via degli Orefici, troverai una serie di stelle dorate che ricordano i grandi jazzisti che si sono esibiti a Bologna tra il 1958 e il 1975. La stella più notabile è quella dedicata a Lucio Dalla, un celebre artista locale.

 

  1. Le Scritte di Palazzo Bocchi

Sulla facciata di Palazzo Bocchi sono incise due iscrizioni, una in latino e l’altra in ebraico. Incise da Achille Bocchi nel 1545, queste scritte rappresentano un messaggio di sfida verso la Chiesa di Roma, accusata di diffondere menzogne.

 

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